Primo contatto con l'Occidente

Le prime isole della Polinesia ad essere visitate dagli occidentali sono le Isole Marchesi nel 1595.

I primi navigatori occidentali avevano la missione non solo di conquistare ed evangelizzare, ma anche di riportare alla Corona quante più ricchezze potevano, oro e gioielli preziosi erano ordinati ma raramente visti abbinati a perle. Ciò è più che probabilmente dovuto al fatto che i principali siti in cui si trovano le ostriche perlifere si trovano nell'arcipelago delle Tuamotu, un'area poco accessibile e costituita da una moltitudine di atolli distribuiti su 1 di km² di oceano, disseminata di scogli e attraversata da correnti capricciose.

Queste acque avevano una tale cattiva reputazione che i marinai le battezzarono il pericoloso arcipelago, le isole del dolore o anche le isole della delusione.

Le isole Marchesi furono le prime visitate dagli occidentali nel 1595.